Gori, ti ricordi di quando… “Ero Straniero”?

Lombardia: Radicali e +Europa rispondono al Sindaco sull’immigrazione e sono pronti a mobilitare la cittadinanza.

A seguito dell’intervista del Sindaco di Bergamo Giorgio Gori rilasciata a la Repubblica in data lunedì 9 settembre e nella quale si è espresso positivamente riguardo la politica sui flussi migratori del già Ministro Marco Minniti, così commentano il Consigliere di +Europa in Lombardia Michele Usuelli ed il Segretario della Associazione Enzo Tortora Radicali Milano Riccardo Giorgio Frega:

“Leggiamo con preoccupazione le dichiarazioni  di Gori. Come Radicali abbiamo contribuito a promuovere ed a raccogliere 90.000 firme per la proposta di legge di iniziativa popolare “Ero Straniero” che ha iniziato con fatica il proprio iter parlamentare solamente nel mese di aprile e che prevede di superare la Bossi/Fini attraverso l’istituzione di canali di ingresso per il lavoro e l’inserimento attivo nella società degli stranieri residenti in Italia. Il fondamento stesso di “Ero Straniero” collide nella sostanza con le azioni di governo di Minniti che riteniamo essere stato colui che ha aperto la strada alla stagione dei respingimenti disumani in questo Paese arrivando a regalare alla Guardia Costiera libica quelle stesse motovedette che, negli ultimi anni, hanno contribuito a rendere il Mar Mediterraneo un campo di battaglia ed una fossa comune.

Le dichiarazioni del Sindaco Gori destano ancor più perplessità alla luce del fatto che lui stesso è stato il primo sindaco di una grande città ad aderire ad “Ero Straniero” ed ha contribuito attivamente alla campagna di raccolta firme. Auspichiamo che il Sindaco torni a condividere con noi il semplice concetto che il fenomeno delle migrazioni nel mondo debba essere governato e non inutilmente contrastato, usando la sua influenza politica nel PD affinché il testo di legge venga approvato al più presto.”

“Gori è stato uno dei volti più riconoscibili di una nuova narrazione sull’accoglienza e pertanto che lui riduca la gestione di un fenomeno globale, come quello della migrazione delle genti, ad una mera logica sondaggistica interna all’elettorato del suo partito è fuorviante e fuori luogo. Lo invito inoltre ad evitare, in futuro, di scadere in facili slogan e nella retorica polarizzante, che egli stesso denuncia e che mal si conciliano con il tentativo di creare un racconto più veritiero sull’immigrazione” aggiunge Barbara Bonvicini, Presidente di Radicali Italiani. 

A tale proposito le associazioni Radicali Bergamo e +Europa Bergamo, attraverso le parole di Grazia Coppola (Segretaria Radicali Bergamo) e Andrea Buratti (Coordinatore +Europa Bergamo) si dichiarano in procinto di presentare al Consiglio comunale della città una mozione che impegni la Giunta a farsi portavoce presso il Parlamento, coinvolgendo i parlamentari bergamaschi, della necessità che tale obiettivo si concretizzi in tempi brevi.

“Stiamo preparando una mozione per chiedere all’amministrazione comunale di farsi portavoce verso i parlamentari bergamaschi affinché facilitino il proseguire dell’iter della proposta di legge, forti del sostegno che i cittadini bergamaschi hanno già dimostrato rispondendo con entusiasmo alla campagna Ero Straniero. Il nostro impegno continua e siamo pronti a ribadirlo cercando nuove adesioni in città”, dichiarano i due responsabili delle associazioni territoriali.

A Bergamo la campagna “Ero Straniero” ha registrato un successo straordinario, con oltre 4.000 firme raccolte in pochi mesi. Il messaggio è chiaro: l’inclusione degli stranieri è una sfida da affrontare puntando sulla regolarizzazione, sul lavoro, sull’autonomia individuale e sull’accoglienza diffusa. Preoccupa il fatto che il Sindaco Gori subordini i diritti degli stranieri ai sondaggi e consideri l’immigrazione un problema di sicurezza pubblica: l’accoglienza è un diritto per gli stranieri e un’opportunità per gli italiani. 

Preoccupa, altresì, che l’Accademia dell’Integrazione di Bergamo – improntata ai ritmi ed ai rituali della disciplina militare – venga assurta a modello d’inclusione. La strada da percorrere è quella tracciata dai progetti SPRAR: autonomia ed empowerment individuale” aggiunge Luca Nevola (già Coordinatore a Bergamo della raccolta firme per Ero Straniero).