Assemblea Ordinaria degli Iscritti all’Associazione 15 novembre 2015
Mozione generale
L’assemblea annuale degli iscritti dell’Associazione Enzo Tortora Radicali Milano, riunita presso l’ex chiesetta del Parco Trotter in via Angelo Mosso 7 a Milano, prende atto delle relazioni di segretario e tesoriere.
Ringrazia il segretario uscente Claudio Barazzetta per l’impegno e l’applicazione dedicate nello svolgimento del proprio incarico negli ultimi 4 anni e auspica di poter continuare a contare per il futuro sul suo contributo attivo;
Si felicita per il raggiungimento del numero di 123 iscritti per l’anno 2015 che costituisce il numero più consistente degli ultimi anni e testimonia la vitalità dell’Associazione nonostante le oggettive difficoltà del contesto e lo scenario sempre più deteriorato di agibilità democratica;
Esprime gratitudine e riconoscenza a Angela Pegetti che ci ha lasciato questa primavera e ha voluto come proprio ultimo gesto destinare all’Associazione un cospicuo lascito;
Ricorda con affetto Walter Volante, attivista radicale impegnato sui temi della vita carceraria e delle dipendenze, e ne promuove la memoria attraverso la riproduzione e la diffusione del volume Dentro San Vittore, di cui curò l’edizione;
Alla conclusione della consiliatura comunale che ha visto nel 2011 l’elezione di Giuliano Pisapia sindaco di Milano, appoggiato dai Radicali, di Marco Cappato consigliere comunale e di 7 consiglieri di zona con le liste Bonino Pannella, rivendica i molti risultati ottenuti nella trasformazione di Milano in una città più trasparente, democratica, laica ed europea. Ricorda in particolare le modifiche statutarie che introducono la possibilità di realizzare nuovi referendum propositivi e abrogativi, raccogliendo firme anche online e con nuovi quorum proporzionati alla partecipazione al voto delle ultime elezioni amministrative;
Rivendica altresì il successo ottenuto introducendo la pubblicazione su internet in formato aperto delle registrazioni di tutte le sedute di Consiglio e Commissione comunali e la modifica del regolamento di nomina dei dirigenti delle partecipate comunali attraverso la pubblicazione dei curriculum vitae dei candidati in un procedimento trasparente e che valorizzi il merito;
Per la prima volta, e solo a seguito di tre ricorsi giurisdizionali vinti, il potere ispettivo dei consiglieri è garantito su tutta la documentazione del Comune e delle sue controllate senza limitazioni; per la prima volta tutti i dipendenti comunali possono essere indicati dal Sindaco come autenticatori di proposte di iniziativa popolare, per la prima volta nella storia di una grande città italiana, grazie all’iniziativa Radicale di denuncia, pressione e ricorso, sono stati riscosse multe per oltre 60mila euro per l’affissione di manifesti abusivi nel corso delle elezioni.
L’assemblea rivendica come l’influenza Radicale milanese nella trasformazione della città si sia imposta, oltre che con l’attività istituzionale dei propri consiglieri, anche con il ricorso alle iniziative popolari di cui i Radicali sono stati motore: i 5 referendum consultivi sulla mobilità e l’ambiente di MilanoSìMuove, sostenuti dai cittadini con 24mila firme e il voto favorevole nel 2011 di quasi mezzo milione di elettori (tra il 75% e il 95% di consenso) hanno determinato l’introduzione in città di Area C e la sistemazione della Darsena come porto della città con la realizzazione dello studio di fattibilità per la riapertura dei navigli milanesi. Se oggi Milano è considerata all’avanguardia in Italia sui temi dell’economia condivisa e della mobilità e figura nel mondo nel novero delle città più innovative è proprio grazie al percorso iniziato con quei referendum. A questi si aggiungono le 5 delibere di iniziativa popolare per Milano Radicalmente nuova che, con oltre 5mila firme raccolte nel 2013, hanno portato all’introduzione del registro dei testamenti biologici, hanno accompagnato l’istituzione del registro delle unioni civili e all’approvazione, tuttora inattuata, dello sportello anti discriminazioni.
L’assemblea riconosce come altri degli obiettivi istituzionali e politici posti dall’iniziativa Radicale non siano stati raggiunti, e tra questi l’allargamento di Area C alla cerchia ferroviaria, l’istituzione di politiche di zonizzazione della prostituzione come chiesto dal Consiglio di Zona 2, l’implementazione di politiche di riduzione del danno sulle dipendenze con l’apertura di sale salvavita, la determinazione di un disegno complessivo di EXPO che considerasse una trasformazione a verde e senza speculazione delle aree al termine dell’esposizione internazionale. Pone nel rilancio di questi obiettivi una priorità di azione.
In particolare, L’Associazione ringrazia il Comitato per i diritti civili delle prostitute e l’associazione radicale Certi Diritti per l’azione incardinata nel Consiglio di zona 2 e nel Consiglio comunale sulla zonizzazione e invita gli organi dirigenti a sostenere gli eletti radicali su questa iniziativa, anche promuovendo un convegno sul tema dove si invitino i dirigenti del comune di Venezia che hanno già implementato un provvedimento simile.
Vista la Mozione Generale di Radicali Italiani approvata al XIV Congresso, segnatamente nelle parti nelle quali il Congresso afferma che “(…) è necessario superare il capitalismo municipale attraverso un’anagrafe pubblica delle attività economiche degli enti locali” e “occorre procedere alla dismissione delle società partecipate a rilevanza economica che non si occupano di servizi pubblici essenziali di interesse generale (…)” impegna gli organi dirigenti ad adottare la conoscenza del lavoro di Massimiliano Iervolino sugli inadempimenti dell’Italia alle prescrizioni del diritto comunitario, come strumento utile a indurre il Governo italiano a operare concretamente e in tempi brevi al fine di ottenere il graduale rientro dello Stato italiano nella legalità comunitaria;
Assume, a centrale idea guida della propria attività, la legalità, a ogni livello e in ogni ambito locale o transnazionale della condizione umana, come possibile solo grazie alla conoscenza, l’affermazione del diritto alla quale è affermazione della legalità, l’una a un tempo mezzo e fine dell’altra;
Impegna gli organi dirigenti a mettere in campo tutte le iniziative necessarie per il successo delle campagne in corso sulla Cannabis Terapeutica Lombardia e per le Disposizioni Anticipate di Trattamento in collaborazione con gli altri promotori e aderenti, garantendo la raccolta delle firme mancanti per raggiungere almeno le 5000 necessarie rispettivamente entro fine di gennaio e di marzo 2016.
Ritenendo opportuna l’attivazione di una nuova stagione di diritti civili l’Associazione, a partire dall’esperienza del Comitato cannabis legale, si fa promotrice di una campagna per il sostegno popolare della legge proposta dall’Intergruppo parlamentare cannabis riguardante la regolazione della cannabis in Italia – sia ludica che terapeutica – anche partendo da modifiche e migliorie del testo dell’Intergruppo, coinvolgendo necessariamente i soggetti politici Radicali e le altre forze politiche concentrate sullo stesso tema, affinché la Repubblica si doti finalmente di una legislazione completa e libertaria sulla cannabis.
L’Associazione si impegna a promuovere, anche attraverso strumenti di iniziativa popolare, la liberalizzazione del trasporto pubblico dell’area metropolitana, eliminando le barriere all’entrata a nuovi attori economici, con obiettivo di ampliare l’offerta di mobilità sostenibile, auspicando l’aumento della qualità dei servizi e la riduzione dei costi.
Milano necessita di una scossa liberista che la porti ad abbandonare le logiche burocratiche nella gestione di attività commerciali.
Anche alla luce della proposta del Parlamento europeo di riformare il sistema elettorale europeo per consentire l’elezione diretta del Presidente della Commissione europea, l’Assemblea saluta la decisione dell’Alleanza dei Liberali e Democratici Europei di cercare di creare un vero partito liberale paneuropeo attraverso le iscrizioni individuali. Sostiene a tal fine la collaborazione di tutte le realtà liberali e federaliste europee al fine di promuovere campagne per la trasformazione dei trattati in senso Federalista che portino all’istituzione degli Stati Uniti d’Europa.
Consapevoli che la riforma Del Rio degli enti locali ha sottratto al controllo democratico le Provincie e consegnato le Città metropolitane alla gestione discrezionale dei partiti dove il sindaco metropolitano è quello eletto nel solo capoluogo, identifica nella democratizzazione di tali enti un obiettivo prioritario da conseguire attraverso la promozione della legge di iniziativa popolare Comero-Besostri, di ricorsi e di ogni altra iniziativa utile.
Indica infine le tematiche dei nuovi referendum propositivi milanesi per la privatizzazione di società partecipate che non si occupano di servizi pubblici al fine di investire su infrastrutture per l’abitare sociale, il verde, i navigli, e la mobilità sostenibile come punto di partenza di un percorso aperto a chiunque, insieme a noi, voglia percorrerlo e credere ad un nuovo modello di città in vista della nuova amministrazione.
Impegna l’Associazione, in pendenza o in insuccesso della campagna referendaria, a intraprendere altre iniziative (delibere di iniziativa popolare o nuovi referendum) tese a ridurre la partecipazione diretta o indiretta nell’amministrazione comunale in attività economiche che possano essere gestite da privati.
Fissa la quota di iscrizione per l’anno 2016 in 30 Euro.