NO A PERSONALIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE, MILANO MALPENSA RESTI MILANO MALPENSA

L’annuncio da parte del Ministro dei Trasporti e Vicepremier Matteo Salvini dell’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi non può che trovarci critici. Non si tratta di rinfocolare un antiberlusconismo di maniera da cui ci siamo sempre tenuti distanti, ma di semplice buonsenso e rispetto per una infrastruttura intercontinentale come l’aeroporto di Malpensa.

Una scelta simbolica gravemente inopportuna, che ci ricorda come la destra al governo, costantemente impegnata a contrastare una presunta egemonia della sinistra, intenda occupare ogni spazio. Che si tratti della Rai, di nomine o di infrastrutture, la reazione della destra è la stessa: occupare, personalizzare, marcare il territorio. Tutto ciò continuando ad atteggiarsi a vittime di un presunto “sistema” da cui sarebbero esclusi e che invece li vede protagonisti principali, spesso incontrastati e invadenti.

Dar seguito, “orgoglioso e commosso” – così si è definito Salvini nell’annunciare la decisione – a una richiesta approvata nel giugno 2023 dal Consiglio Regionale della Lombardia, ordine del giorno sul quale la stessa Lega ha scelto di astenersi in sede di votazione, ci sembra l’ennesimo atto indegno e ipocrita di un ministro e di una destra inadeguati a rappresentare gli interessi di territorio e cittadini.
L’aeroporto di Milano-Malpensa resti semplicemente aeroporto di Milano-Malpensa.