+Europa con Emma Bonino – Programma Regionali Lombardia 2018 [OLD]

Puoi scoprire la lista dei nostri candidati alle elezioni regionali lombarde del 4 marzo 2018 qui.
Puoi scaricare la brochure del nostro programma in pdf qui.

La vocazione, la propensione europea di questa Regione è nella storia come nel nostro tempo. L’interdipendenza della Lombardia con l’Europa in ogni ambito è un fatto irrinunciabile e irreversibile. La Lombardia è già regione europea ma europeo non è stato il suo Governo. Ha fallito nella sostenibilità ambientale e nella tutela della salute, ha sistematicamente ignorato le migliori scelte europee in tema di rispetto dei diritti civili e delle libertà individuali, ha applicato indiscriminatamente il metodo spartitorio e clientelare nell’occupazione capillare delle cariche pubbliche a discapito di meriti e competenze.

MENO SOCIETA’ PARTECIPATE
Liquidare Infrastrutture Lombarde SpA e Lombardia Informatica SpA.
Affidare tramite gara tutti i servizi disponibili in concorrenza sul mercato.
Internalizzare in Regione tutte le stazioni appaltanti oggi affidate alle società in house.
Accrescere la funzione di controllo del Consiglio regionale su Finlombarda SpA e sulle altre società partecipate.
Mettere a gara il servizio di trasporto ferroviario oggi gestito da Trenord.
Prevedere una sistematica valutazione e misurazione della qualità dei servizi forniti dalle società.
Affidare a società internazionali la selezione dei profili più adeguati per le cariche apicali sottraendola alla spartizione partitica.

ABORTO SICURO
Costituire un Centro Regionale che monitori il servizio d’interruzione volontaria di gravidanza, coordini le risorse e fornisca informazioni, gestisca un’agenda unica regionale degli interventi, relazioni annualmente, misuri la qualità del servizio, individui le aree geografiche dove aprire nuovi consultori, promuova bandi per l’assunzione di personale non obiettore.
Garantire farmaci o dispositivi contraccettivi nei consultori e negli ambulatori.
Vincolare il finanziamento pubblico agli 80 consultori privati lombardi a precisi compiti minimi sui servizi legati all’interruzione volontaria di gravidanza e ai sistemi di contraccezione.
Accreditare solo le strutture ospedaliere che assicurino continuità terapeutica a seguito di diagnosi prenatale infausta.
Riorganizzare le procedure di accesso e somministrazione dell’aborto farmacologico.

DEMOCRAZIA 

Prevedere la sottoscrizione online per liste elettorali e referendum.
Passare dall’attuale autenticazione delle firme in presenza di pubblico ufficiale – consiglieri comunali –  all’attestazione della regolarità della raccolta da parte dei promotori del referendum o delle liste elettorali.
Approvare i referendum se i voti favorevoli raggiungono almeno il 10% degli aventi diritto.
Inviare un libretto informativo a tutti gli elettori con le comunicazioni delle parti per il SI’ e per il NO.
Prevedere che l’esito della votazione referendaria abbia un vincolo di 5 anni.
Introdurre il referendum propositivo indetto in caso di inerzia del Consiglio, e ridurre a 70mila le firme per il referendum abrogativo.

TESTAMENTO BIOLOGICO
Istituire presso le aziende sanitarie locali il registro regionale delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (DAT) per tutti i cittadini residenti o domiciliati in Lombardia e previsione delle stesse nella tessera sanitaria dei servizi.

CANNABIS LEGALE
Legalizzare i cannabinoidi a scopo terapeutico e ricreativo.
Prevedere prescrizione e somministrazione medica della cannabis a uso terapeutico in strutture ospedaliere e curative, nonché in ambito domiciliare, per il trattamento di numerose patologie.
Depenalizzare l’uso ricreativo.

SANITA’
Trasferire risorse – per ogni anno di legislatura progressivamente 150 milioni – dal settore ospedaliero alle strutture di cura e assistenza di malati cronici, anziani e disabili e ai medici di famiglia, che sono realmente vicini e conoscono questi disagi. 
Aumentare il numero dei medici di famiglia e le 15 ore settimanali di ambulatorio che oggi possono al massimo svolgere, le visite domiciliari e le corrispondenti retribuzioni.
Togliere a partiti e movimenti ecclesiali le nomine affidandole ad una valutazione effettuata dalle maggiori società internazionali di selezione del personale.
Prevedere che nel bando per i dirigenti, per ogni azienda sanitaria, vengano prima indicati e quantificati gli obiettivi numerici e poi individuati i candidati più idonei a raggiungerli.
Attuare una sistematica valutazione dei centri di cura e assistenza pubblici o accreditati e misurare la qualità effettiva e percepita dei servizi forniti, pubblicizzare dati e informazioni raccolte.
Prevedere una norma che vieti l’attività intramoenia se le liste di attesa superano soglie accettabili.
Assicurare l’apertura degli studi dei medici di famiglia per più ore in modo continuativo.
Potenziare l’assistenza neonatale post dimissione per i neonati patologici gravi.
Prevedere interventi di prevenzione ed educazione alla salute orale nelle scuole primarie e per le fasce più a rischio della popolazione.

LAVORO
Nell’ambito del programma alternanza scuola-lavoro, creare una struttura centrale regionale che coordini e gestisca l’incontro tra scuole e imprese monitorando e valutando l’efficacia formativa dei programmi di alternanza scuola-lavoro, estendendo con borse di studio agli alunni più meritevoli le opportunità di esperienze formative anche nei Paesi dell’Unione Europea.
Creare un database che registri e tracci costantemente, nell’ambito della Dote Unica Lavoro regionale, le assunzioni per tipologia di professione.

AMBIENTE
Fermare il consumo di suolo.
Avviare un programma di bonifiche e di recupero delle aree industriali dismesse.
Introdurre un sistema di polizze assicurative per gli impianti ad alto rischio di inquinamento – “chi inquina paga”.
Riformare le politiche sui rifiuti urbani e industriali ponendo fine a mercati esclusivi e a processi decisionali clientelari.
Depoliticizzare l’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) e renderla indipendente.
Individuare e quantificare i costi ambientali e di salute.

PLURALISMO RELIGIOSO
Abolire la legge regionale discriminatoria del 2015 che pone ostacoli all’edificazione di nuovi luoghi di culto.
Sostenere il pluralismo religioso.
Aprire canali di dialogo permanenti con i rappresentanti delle diverse fedi per garantire una piena libertà di culto.

TRASPORTO PUBBLICO E INFRASTRUTTURE
Promuovere un piano di manutenzione straordinaria di strade, ponti e gallerie per la loro messa in sicurezza.
Sviluppare una pista ciclabile regionale, garantendo l’ottimizzazione degli itinerari e dei percorsi ciclopedonali locali già esistenti.
Installare una rete di colonnine elettriche lungo nelle aree urbane a più alto tasso di inquinamento che favorisca mezzi di trasporto sia pubblici che privati ecosostenibili.

PIU’ VISITE AI MUSEI
Potenziare lo strumento della Carta Abbonamento Musei e la sua promozione, rendendolo attraente e fruibile anche fuori dall’Italia. Oggi app e sito relativi alla Carta sono solo in italiano.
Creare inoltre sinergie con i diversi attori del comparto turistico e introdurre per le famiglie una Carta a tariffa agevolata.

MENO DISCRIMINAZIONI
Istituire una commissione di verifica ed eventuale revisione dei progetti finanziati dai 221 Centri Risorse Donne di Regione Lombardia.
Monitorare e misurare la qualità del servizio fornito e l’utilità dei relativi stanziamenti.
Riformare il decreto relativo all’albo Regionale dei centri antiviolenza, delle case rifugio e delle case di accoglienza per donne maltrattate eliminando l’obbligo di indicare i codici fiscali di tutte le donne ospitate e l’obbligo di denuncia immediata delle violenze subite.
Prevedere percorsi formativi obbligatori per docenti delle scuole di tutti i livelli sul tema dei pregiudizi e degli stereotipi legati a discriminazioni di ogni genere e predisporre un vademecum regionale per la prevenzione di atti discriminatori.
Favorire la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, sia attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione, sia fornendo kit di test rapidi per l’HIV, l’epatite etc. dietro pagamento del ticket sanitario.
Erogare dispositivi per la contraccezione, compresa la pillola, dietro pagamento del ticket sanitario.
Accesso gratuito alle terapie necessarie alla transizione per il cambio di sesso.
Costituzione di un Centro Regionale che coordini le organizzazioni che si occupano di ogni forma di discriminazione.

AGRICOLTURA E ALLEVAMENTO
Privilegiare nell’ambito dei fondi europei previsti dai PSR (Piani di Sviluppo Rurale) progetti di innovazione e automazione.
Incentivare la creazione di distretti agricoli e la creazione di filiere. Favorire sinergie fra mondo universitario, associazioni di categoria ed enti tecnici.
Perseguire gli obiettivi di sostenibilità ambientale, sicurezza del consumatore e benessere animale.