“Con una sentenza storica la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che il termine ‘coniuge’ non fa distinzione tra sposi dello stesso sesso o di sesso diverso ai fini del godimento dei diritti di libertà di circolazione nell’Unione Europea. Si tratta di un passo avanti fondamentale che vede consolidato il principio di non-inesistenza del matrimonio egualitario negli ordinamenti dell’Unione, indipendentemente dal fatto che i singoli Paesi prevedano o meno l’istituto. Ci troviamo davanti a una pietra miliare della giurisprudenza europea che ci permetterà di estirpare tutte le disparità di trattamento che colpiscono le famiglie arcobaleno europee”
Così Leonardo Monaco, segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti, e Riccardo Magi, parlamentare di +Europa e segretario di Radicali Italiani, commentano il pronunciamento della Corte di Giustizia UE sul caso di Adrian Coman and Robert Clabourn Hamilton, un rumeno e uno statunitense sposati a Bruxelles nel 2010.
“Come può ben vedere il ministro Fontana, le giurisdizioni nazionali ed Europee non accennano a dubbi quando si parla del diritto all’uguaglianza e all’esistenza delle coppie e delle famiglie same-sex. La nostra risposta alle farneticazioni ideologiche degli integralisti di turno è, e rimane, più Europa”.
Roma, 5 giugno 2018