Mozione Generale 2017

Per l’iniziativa popolare e radicale, da Milano alla Lombardia

28° Assemblea Annuale Ordinaria degli Iscritti

Associazione Enzo Tortora Radicali Milano

ex Chiesetta del Parco Trotter

Milano, 27 novembre 2016

MOZIONE GENERALE

L’assemblea annuale degli iscritti dell’Associazione Enzo Tortora Radicali Milano, riunita presso l’ex chiesetta del Parco Trotter in via Angelo Mosso 7 a Milano, udite le relazioni di segretario e tesoriere le approva.

L’Assemblea avverte il vuoto lasciato dalla scomparsa di Marco Pannella e della sua capacità di visione e iniziativa politica.

L’Assemblea ringrazia lo straordinario impegno degli iscritti e dei compagni di strada nelle campagne di raccolta firme promosse durante l’anno 2016, garantendo il deposito in Regione Lombardia delle proposte di legge per la regolamentazione della Cannabis Terapeutica e l’istituzione del Registro Regionale dei Testamenti Biologici, il traguardo delle 1000 firme necessarie per l’esame di ammissibilità economica e tecnica da parte del collegio dei garanti del Comune di Milano sui nuovi quattro quesiti referendari “Milano Si Muove” e per il cospicuo numero di firme raccolte a Milano che ha contribuito al raggiungimento delle oltre 57.000 sottoscrizioni alla proposta di legge per la legalizzazione della Cannabis promossa dall’Associazione Luca Coscioni e da Radicali Italiani.

L’Assemblea ringrazia i membri individuali italiani di ALDE Party per le iniziative organizzate in comune, a partire dalla realizzazione a Milano del Liberal Camp di primavera 2016.

L’assemblea rivendica l’importanza di aver portato nella campagna elettorale per le elezioni comunali a Milano, grazie alla Lista Radicali con Cappato Sindaco, i temi dell’alternativa radicale ecologista federalista e liberale, ottenendo così un risultato significativo per la Lista (con il voto di 10.000 elettori, meglio di quanto ottenne la lista Bonino-Pannella 5 anni fa, in condizioni di risorse dieci volte più consistenti), ma soprattutto determinante al secondo turno per eleggere Sala e sventare così il ritorno della Lega di Salvini al governo della città.
Rivendica, infatti, il programma Radicale centrato sull’utilizzo degli strumenti di partecipazione e i referendum per indirizzare le scelte cittadine, la trasparenza della pubblica amministrazione e la sostenibilità ambientale e sociale con i progetti di riapertura dei navigli e di recupero degli uffici sfitti per farne alloggi sociali, sia entrato a far parte degli impegni dell’amministrazione comunale, anche con il riconoscimento di un apposito assessorato. Impegna gli organi dirigenti a promuovere iniziative volte ad ottenere che il Sindaco mantenga gli impegni assunti.

L’assemblea, rilevando la crisi in corso della democrazia, il fallimento degli Stati nazione nel governo dei grandi fenomeni migratori, ambientali, sociali ed economico-finanziari, il fallimento del regionalismo italiano, che ha prodotto più spesa e debito, sostiene, e impegna le cariche a promuovere, proposte ed analisi legate al modello federalista europeo e municipale presentato da Radicali Italiani nella sessione congressuale sul rilancio dell’integrazione europea e nel documento “Federalismo e sovranità dei cittadini” per affermare e rafforzare la sovranità del cittadino a tutti i livelli istituzionali.

L’Assemblea riconosce nella trasparenza, accessibilità, condivisione e nell’uso di Open e Big Data il presupposto metodologico per politiche pubbliche efficaci su fenomeni complessi come le migrazioni.

L’assemblea ribadisce, nel quadro di un sistema federale europeo con ampie autonomie locali, la necessità di una reale autonomia tributaria comunale, di una riforma dell’erogazione dei servizi pubblici in senso concorrenziale, di aprire il governo locale ai cittadini attraverso l’attivazione o il rafforzamento di strumenti di democrazia diretta e partecipata a livello comunale, anche sulle scelte tributarie, e di garantire ai cittadini strumenti di conoscenza e controllo sulla qualità dei servizi e di partecipazione per il miglioramento di questi. La qualità dei servizi percepita dai cittadini—customer satisfaction—ed oggettiva va rilevata, misurata, confrontata e adeguatamente comunicata insieme alle azioni correttive intraprese per intervenire su lacune e disservizi emersi. Un’alta qualità dei servizi pubblici è uno degli elementi fondamentali del benessere e della qualità della vita dei cittadini, ha effetti sulla competitività delle città e sullo sviluppo del Paese permettendo inoltre di acquisire elementi fondamentali rispetto all’efficacia dell’azione degli organismi partecipati.
Impegna gli organi dirigenti a promuovere l’iscrizione a Radicali Italiani e al Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito affermando così, e sostenendo, la necessità di un’azione politica organizzata radicale, federalista, liberale, libertaria, ecologista e antiproibizionista nel Paese e in ambito sovranazionale. Invita altresì gli organi dirigenti a promuovere l’iscrizione ai membri individuali italiani di ALDE Party per dare forza alle comuni battaglie europee.

Impegna gli organi dirigenti a proseguire l’azione di attivazione degli strumenti di iniziativa popolare per provare a governare i grandi temi dell’ambiente, della mobilità, dell’economia, delle libertà e dei diritti, a partire dalla ricerca di alleati per la raccolta firme sui 4 referendum di Milanosìmuove (conversione degli immobili commerciali sfitti, riapertura dei Navigli, estensione Area C e mobilità sostenibile, verde pubblico) che sono ancora all’esame del Comune per il giudizio di ammissibilità, e dalla preparazione di una piattaforma di proposte di legge regionali di iniziativa popolare per la Lombardia, che si aggiungano ai testi già depositati su biotestamento e cannabis terapeutica.

L’Assemblea propone di impegnarsi ad individuare riforme liberali ed ecologiste per un sistema sanitario regionale che risponda ai cittadini e non ai partiti, per togliere la Regione da attività finanziarie e commerciali che non le competono, per convertire in senso ecologico fisco, infrastrutture e opere pubbliche. Su tali basi ed obiettivi, alternativi alle pulsioni antieuropee, stataliste, nazionaliste, burocratiche, xenofobe, populiste e clericali che tanto successo mietono a fasi alterne in ogni schieramento, invita gli organi dirigenti a ricercare possibili aggregazioni in chiave federalista europea anche in vista delle prossime elezioni regionali.

L’Associazione, preso atto che la salute sessuale e riproduttiva delle donne è vittima, in Lombardia, di un declassamento significativo, che i consultori familiari perdono la loro funzione primaria di sostegno sanitario e sociale alle donne, che l’educazione sessuale e all’affettività viene rimossa dalle scuole, che la legge 194/1978 è in buona parte inapplicata, che l’attenzione ai temi della contraccezione consapevole e accessibile è affievolita quando non attivamente contrastata, si impegna ad approfondire attraverso indagini la situazione attuale, elaborare proposte e studiare soluzioni, anche attraverso lo strumento della Proposta di legge di iniziativa popolare, che mirino a:
– riportare nei consultori la centralità della salute sessuale e riproduttiva delle donne, restituendoli al territorio come punti di riferimento per le cittadine;
– riorganizzare i servizi per l’applicazione della legge 194/1978 attraverso il livellamento delle prestazioni di ginecologia e ostetricia e la produzione di linee guida sulle procedure mediche e di accesso al servizio;
– garantire il pieno accesso all’informazione sulla contraccezione e alla prescrizione dei relativi farmaci, anche d’emergenza;
– valorizzare l’utilità dell’educazione scolastica sui temi relativi alla salute sessuale.

L’Assemblea fa sua e rilancia la richiesta dell’Associazione Radicale Certi Diritti al sindaco Sala di mettersi alla testa di un grande movimento di sindaci italiani per il matrimonio egualitario, come hanno fatto i sindaci americani di «Mayors for the Freedom to Marry».

L’Assemblea ritiene necessario individuare nuove forme di finanziamento da affiancare alle quote provenienti alle iscrizioni, per far fronte alle spese derivanti dalle strutture di cui si è dotata. Propone quindi il rilancio di sottoscrizioni speciali—già sperimentate con successo negli anni passati—e dà mandato agli organi preposti di organizzare attività, finalizzate al contempo alla raccolta fondi e alla diffusione e discussione delle singole iniziative radicali.
Fissa la quota di iscrizione a 30 euro.