Stato di Diritto in alto mare

“Dove ci sono le disgrazie ci sono i Radicali”, diceva Beppe Grillo un anno fa durante un’intervista, dopo l’imputazione coatta chiesta dal GIP Luigi Gargiulo nei confronti di Marco Cappato, accusato di aiuto al suicidio per avere accompagnato DJ Fabo in Svizzera.

Nello stesso periodo, mentre insieme ad altre associazioni raccoglievamo le firme per abrogare la Bossi Fini attraverso la proposta di legge Ero straniero – L’umanità che fa bene, Luigi di Maio contribuiva a gonfiare un’indagine inesistente del Procuratore di Catania Zuccaro che avrebbe portato al commissariamento delle navi delle ONG presenti nel Mediterraneo per presunti, e mai comprovati, legami tra trafficanti e soccorsi in mare.

Quest’anno, durante i giochi di potere di M5S e Lega per spartirsi le presidenze di Camera e Senato, i Radicali hanno lanciato una nuova iniziativa: la proposta di legge europea Welcoming Europe – Per un’Europa che accoglie che chiede un atto legislativo per decriminalizzare la solidarietà, creare passaggi sicuri e proteggere le vittime di abusi.

Oggi l’attenzione dei media è ancora tutta rivolta al capo politico del Movimento 5 Stelle impegnato a sabotare ogni tentativo di dialogo per la formazione di un nuovo governo, mentre il segretario di Radicali Italiani, eletto per la lista Più Europa con Emma Bonino, Riccardo Magi è il primo parlamentare che si imbarca su una nave della ONG Proactiva Open Arms per documentare di persona la violazione dei diritti umani che continua a compiersi nel Mar Mediterraneo.

In questo sbaglia Grillo: le disgrazie sono fatalità che accadono senza spiegazione, se invece sono frutto dell’omertà delle istituzioni allora sono un attentato allo Stato di Diritto e non c’è altro posto per i Radicali se non la prima linea per il ripristino della legalità.